VIDEO RAI – Come l’industria farmaceutica “crea” le malattie e miete nuove vittime. Ce lo racconta il giornalista Silvestro Montanaro nel programma RAI “C’era una volta”. L’inestimabile profitto di un marketing pubblicitario diabolico, pianificato per trasformare i nostri disagi quotidiani in patologie mediche; strategie di propaganda pseudo-scientifica avviate molti anni prima dell’uscita di un farmaco, per assicurasi adeguate vendite. Un business inquietante, potenzialmente fornito di infinite prede.
E come spiega il servizio, le case farmaceutiche progettano meticolosamente l’inganno, agiscono alla stregua di organizzazioni mafiose, avide di profitto, facendo pressione sull’individuo “sano” per indurlo al consumo sempre più frequente dei propri prodotti. Le industrie dei farmaci di cui si parla, ricordiamo, sono le stesse che producono vaccini, ansiolitici, mangimi per gli animali da macello, concimi per produzioni massive in agricoltura.
Questa puntata è stranamente scomparsa dalle teche RAI, ve la riproponiamo.
Dall’inchiesta giornalistica emerge come tutto si riduca ad un arricchimento immorale delle industrie. Le stesse che provvedono a colonizzare con guerre “virtuali” intere nazioni riducendo alla fame le popolazioni e creando emigrazione. Le stesse industrie che alimentano il sistema bancario mondiale.
Soprattutto in Europa stiamo assistendo ad un continuo bombardamento di messaggi promozionali su medicinali che potrebbero essere tranquillamente sostituiti da prodotti naturali e biologici. Potremmo alimentarci in maniera completa senza alcun bisogno di integratori se le produzioni agroalimentari fossero condotte con metodologie antiche, piuttosto che con “norme” industriali.
Il futuro dipende dalle nostre scelte. Acquistare prodotti agricoli a chilometro zero, dal contadino che conosciamo o affidandoci ai gruppi di acquisto solidale (G.A.S.) che propongono alimenti comprati direttamente dal produttore; evitare cibi raffinati e industriali, limitare il consumo di carne e pesce, non è che l’inizio di un percorso per spezzare il macabro cerchio del consumismo scriteriato.
Siamo ancora in tempo per salvare il nostro mondo.
CHI E’ SILVESTRO MONTANARO?
Giornalista nel 1989 firma più dossier sull’immigrazione clandestina e fa da addetto stampa alla prima associazione di immigrati. Nello stesso anno entra a far parte del gruppo fondante della trasmissione televisiva Samarcanda. Lavora con Michele Santoro anche a ‘Il Rosso e il Nero” e “Tempo Reale”, diventandone co-autore nell’ultima fase. Nel frattempo pubblica tre libri-inchiesta, di cui uno con “Baldini e Castoldi” adottato come libro di testo in numerose scuole, sul Mozambico e i suoi bambini nel dopoguerra. Silvestro Montanaro cura il progetto ‘Sciuscia’” comunemente elaborato, ne realizza alcuni episodi, e diventa poi l’autore di ‘Drug Stories”. Alla fine di questa esperienza, edita uno speciale televisivo sul debito estero dei paesi del Sud del mondo e realizza documentari fra i quali “Col cuore coperto di neve”, girato in Brasile sui temi del lavoro e della prostituzione minorile e “E poi ho incontrato Madid” sull’ultima delle terribili carestie che hanno afflitto il sud del Sudan. Nel 1999, insieme a P. Murgia, diventa autore del programma “C’era una volta” in onda su Rai Tre e oggi alla sua settima edizione. Nel 2002 e’ il conduttore della trasmissione “Dagli Appennini alle Ande”.
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