Vaccini ai militari: cosa dovresti sapere prima di vaccinare tuo figlio

La pericolosità dei vaccini confermata dall'inchiesta Signum, spiegata in modo semplice. Un'ulteriore prova a sostegno dei dubbi sul nuovo invasivo obbligo vaccinale pediatrico.

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VIDEO E DOCUMENTI – I vaccini ai militari celano dannose insidie, che andrebbero valutate anche sui bambini con maggior serietà. Non lascia presagire nulla di positivo l’esito finale della commissione che si è occupata di indagare reazioni avverse alla somministrazione di vaccini nell’esercito italiano.

Cosa dovresti sapere prima di vaccinare tuo figlio

Vaccini ai militari – Inchiesta Signum, la commissione italiana rivela pericoli e insidie della pratica vaccinale indiscriminata.

Oltre la dolorosa storia delle persone ammalatesi, emerge violenta l’assoluta mancanza di controlli e farmacovigilanza, strumenti indispensabili al corretto svolgersi della pratica medica e a garantire la miglior tutela possibile sul piano della salute, nonché concause del verificarsi di incidenti fatali e menomazioni permanenti. Aspetti che, oltre l’interesse nella prevenzione di malattie, qualsiasi genitore coscienzioso dovrebbe non trascurare, se davvero ha a cuore la salvaguardia della vita delle proprie creature.

Un utile resoconto nel video in copertina, corredato dell’approfondimento di Social TV (trascritto).

Per altri dettagli potete consultare l’articolo Vaccini ai militari: “Commissione Inchiesta Uranio impoverito” conferma tesi freevax e leggere di seguito i documenti ufficiali. Un ringraziamento davvero speciale va al deputato uscente Ivan Catalano, in prima linea durante tutto il suo mandato per garantire una maggior sicurezza dei farmaci (potete leggere il suo articolo in merito all’inestimabile lavoro svolto nell’inchiesta qui: “Relazione finale commissione uranio e vaccini: il mio lavoro“).
Un’indagine accurata avviata molti anni fa dal Ministero della Difesa, pensando il colpevole dei problemi di salute dei nostri militari impegnati nei balcani fosse la radioattività dell’uranio, poi conclusasi con un’altra terribile scoperta: la reale e innegabile genotossicità dei vaccini, a spese della vita dei nostri militari.

Con la speranza che non si rivelino tra qualche anno le stesse nocività e ripercussioni sui bambini, come già rilevano e denunciano in altre nazioni.
Buona e coscienziosa lettura a tutti.

Inchiesta sulla genotossicità dei vaccini

SIGNUM, militari – Atti parlamentari, Commissione Uranio Impoverito, estratto cap. 5 sui vaccini, allegato I. Catalano

Genotossicità vaccini - Italia, atti parlamentari SIGNUM, cap 5

Segue trascrizione approfondimento, a cura della redazione di SocialTV, che ringraziamo per la sempre attenta e pungente analisi dei fatti.

Cos’è il Progetto SIGNUM e come nasce?

Avete mai sentito parlare del progetto SIGNUM? Partiamo dalle basi. Vuol dire Studio di Impatto Genotossico nelle Unità Militari.
All’inizio del nuovo millennio, tra i nostri militari, che avevano prestato servizio nelle missioni balcaniche, si era verificato un improvviso aumento di casi di linfoma che aveva fatto immaginare un legame fra l’uranio impoverito e le malattie che avevano colpito i militari, esattamente 4.121 quelli che hanno sviluppato un tumore mentre erano sotto le armi dal 1991 al 2012. Dato comunque incompleto: mancano infatti i nomi di chi si è ammalato dopo il congedo.

Quando inizia e cosa prevede lo studio?

Nel 2004 inizia lo Studio SIGNUM che coinvolge 982 militari. Questo prevedeva la raccolta di informazioni sulle possibili esposizioni dei militari oggetto dell’indagine all’uranio impoverito e ad altri metalli pesanti, mediante l’esame di campioni biologici effettuato prima e dopo la missione per un periodo di quasi otto anni con lo scopo di accertare l’insorgenza di fenomeni a lungo termine.
Si prendevano in considerazione anche altri fattori potenziali di rischio quali le condizioni ambientali e climatiche presenti nelle basi italiane di “White Horse” e “Camp Mittica”, gli stili di vita, la dieta, il fumo, ed altre condizioni tendenzialmente pericolose inclusa, per la prima volta, la somministrazione dei vaccini.

Un eccelso comitato scientifico conduce le indagini

→ Quali conclusioni nel 2010?

Il lavoro è condotto da un comitato scientifico di 14 esperti dell’università di Pisa, Genova e Roma, con queste conclusioni nel 2010:

  • nei soldati monitorati la quantità di uranio impoverito presente nel sangue non risultava aumentata al termine della missione ma diminuita
  • aumentati livelli di cadmio e nichel, notoriamente cancerogeni
  • cresciuto il danno ossidativo sul DNA dei linfociti, cioè delle cellule del sistema immunitario, in particolare tra i soggetti che svolgevano intensa attività all’esterno ed avevano subito 5 o più vaccinazioni.
→ Nuovi esiti oncologici di supporto si aggiungono ad avvalorare la tossicità dei vaccini

A questo punto il professor Franco Nobile, oncologo, direttore del Centro prevenzione della lega contro i tumori di Siena, rese noti gli esiti di uno studio condotto su 600 militari del 186° Reggimento Paracadutisti “Folgore”, reduci da missioni internazionali.

I risultati confermavano quanto emerso dal progetto SIGNUM evidenziando la possibilità che:

pratiche vaccinali massicce e ravvicinate potessero comportare una “disorganizzazione del sistema immunitario” suscettibile poi alla manifestazione di gravi patologie autoimmuni quali: tiroidite, sclerosi multipla, eritema nodoso, lupus, artrite reumatoide, diabete, leucemie e linfomi.

In parole povere, già 8 anni fa si sapeva quanto potesse essere rischiosa una pratica vaccinale ravvicinata, alla faccia della senatrice Cattaneo, che nel luglio 2017 sosteneva come questo fosse un argomento pseudo scientifico.

→ Una parola spesa in memoria delle vittime delle vaccinazioni e contro la censura mediatica

Aggiungiamo a questo punto il tassello di Antonio Giordano, un medico di fama internazionale, scopritore di un’importante gene oncosoppressore, che nel 2012 così rispondeva ad un’intervista fatta da Repubblica:

Cosa risponderei ad un ventenne che chiedesse un consiglio sul fatto che vogliono inoculargli 13 vaccini un mese? Direi che sta per suicidarsi.

Chissà come si sarebbe comportato, se l’avesse saputo, Francesco Finessi, (RaiNews, 2) morto a 22 anni, nel 2002 di un linfoma Non Hodgkin, con il sangue e le cellule staminali pieni di metalli pesanti. E cosa avrebbe fatto Francesco Rinaldelli (1), anche lui morto, a 26 anni, nel 2008. Nel suo caso i medici sospettavano che un carico vaccinale troppo pesante o ravvicinato avesse indebolito il suo sistema immunitario aprendo le porte al tumore. E cosa avrebbe detto Davide Gomiero (1), ridotto a una larva dopo la vaccinazione d’ordinanza, anche lui alle prese con le conseguenze di una gravissima neuropatia.

Perché è grave l’esito del Progetto SIGNUM e il silenzio della stampa nazionale?

Il ruolo dannoso dei vaccini risulterebbe suffragato soprattutto dall’insorgenza di numerosi casi di malattie in situazioni che escluderebbero altri fattori (primo fra tutti l’uranio impoverito). Infatti l’85% dei militari che hanno contratto patologie gravemente invalidanti, o sono deceduti per cause tumorali, non hanno preso parte a missioni militari all’estero.

Con il silenzio totale dei media di regime qualche giorno fa è stato rilasciato il rapporto della commissione parlamentare sui vaccini per i militari la cosa più scandalosa è che ne hanno parlato non capendo nulla di quello che c’era scritto, anche se credo che loro lo abbiano capito bene. Semplicemente la loro mano era “guidata”.

Giusto per fare un esempio, la parola “uranio” nella relazione compare 87 volte, le parole “vaccini, vaccino, vaccinazione…più di 300!

Tanto per cominciare,

la commissione ha investigato perché ha riscontrato un cospicuo numero di casi di malattie autoimmuni o neoplastiche in cui l’unico fattore di rischio era quello vaccinale.

Nella relazione poi, si sottolinea come

la quantità accumulativa dei vari componenti dei vaccini, parliamo di adiuvanti ed eccipienti, eccede il limite permesso per l’autorizzazione all’immissione in commercio del singolo vaccino.

Giusto per informarvi, non c’è differenza tra un vaccino fatto per militari ed uno fatto per civili. Viene poi confermato il lavoro svolto dal Progetto SIGNUM e dal lavoro sulla Folgore, per cui arrivano alla conclusione che la migliore somministrazione è non più di cinque vaccini, monovalenti, monodose, alla volta.

Vaccini: necessità di accurate precauzioni

→ Confermata importanza esami pre-vaccinali

Ma perché, quante volte il ministro Lorenzin, o medici, hanno ripetuto che sono inutili gli esami pre vaccinali? Ecco cosa dice questa relazione… Che sono addirittura le case farmaceutiche a chiedere l’applicazione di OPPORTUNE PRECAUZIONI all’impiego del vaccino, verificando lo stato di salute del vaccinato.

→ Confermato rischio iperimmunizzazione

Nello studio c’è anche pane per chi negava la possibilità della iperimmunizzazione. Come già evidenziato nella relazione intermedia di luglio 2017, la vaccinazione comporta dei rischi in termini di problemi di immunosoppressione, iper-immunizzazione, autoimmunità e ipersensibilità.

→ Consigliate 22 precauzioni per ridurre al minimo i danni da vaccino

E quante sarebbero queste precauzioni da prendere? Il panel scientifico stabilisce che sono ben 22 le precauzioni da prendere per escludere stati di immunosoppressione, malattie autoimmuni, oncologiche ed altro ancora.

ndr. Come fa notare la redazione di Social TV, oltre all’aspetto sanitario c’è poi quello economico e d’insabbiamento, sempre tutto in stile italiano…

Inopportune modalità di finanziamento del progetto, con occultamento e manipolazione degli esiti finali

Come se non bastasse, la commissione parlamentare sottolinea una grande scorrettezza fatta dal Ministero della Difesa: è stato finanziato con soldi pubblici uno studio che in partenza sapevano come sarebbe andato a finire, cioè dicendo che non c’era alcun legame fra le vaccinazioni e le malattie autoimmuni.
E come ha fatto questo il Ministero della Difesa? Semplicemente non considerando nello studio i militari immunosoppressi. (ndr. Un po’ come gli studi scientifici commissionati dalle case farmaceutiche, che in caso di risultati sgraditi omettono ed escludono i dati scomodi riscontrati dai laboratori, o rimodellano i successivi trial clinici in base alle evidenze che intendono evitar far emergere.). Ormai non sorprende più nulla.

Vaccini ai militari – La Commissione incaricata denuncia i conflitti d’interesse e la manipolazione degli esiti.

Qual è stata la conclusione?

Ancora una volta è stato ribadito come sia impossibile escludere un legame fra vaccinazione ravvicinate multidose e l’insorgenza di malattie autoimmuni. Soldi pubblici buttati per organizzare una frode proprio nel momento in cui era tanto discusso il “Decreto Lorenzin”. In pratica si deve fare di tutto per rendere più sicuri vaccini per i militari, sia nella loro composizione che nella loro somministrazione, ricordando poi gli esami pre vaccinali.

→ Per bambini invece?

Questo porterà a ricredersi su fatto che forse tutte quelle vaccinazioni, su un bambino, con un sistema immunitario informazione possano fare qualcosa (ndr. di dannoso)?
E tutti voi, giornalai, che dovreste difendere la verità, non ve ne frega niente vero?
Secondo questa accreditata Commissione, il Ministero ha finanziato con i nostri soldi uno studio “truffa” per smentire una correlazione che esiste! E nessuno dice nulla? Ma lasciatemi perdere, sono soltanto un complottista.

Qui l’esito della relazione completo.

Resoconto finale della Commissione sulla tossicità dei vaccini

Inchiesta-vaccini-militari_SIGNUM-finale.pdf

Contenuto: Vaccini ai militari, inchiesta Signum. Commissione italiana accerta i pericoli della pratica vaccinale indiscriminata. Serve cautela anche sui bambini.